“Strazzeossi…! _Ferovecio…! – Mi ricordo il Polesine” è una lettura teatrale basata sul lavoro di Cristiano Draghi, giornalista fiorentino, polesano d’adozione, che ha raccolto i ricordi di oltre quaranta persone che hanno vissuto in Polesine negli anni Venti e Trenta. Sono persone di ogni genere e ceto sociale, vissute negli ambiti più diversi ma tutte all’interno della stessa cultura, nate e cresciute nelle città – Rovigo ed Adria – o nei paesi di questa provincia del tutto particolare, crocevia fra centro e Nordest, stretta fra i due più grandi fiumi d’Italia. Sono testimoni di un mondo profondamente diverso da oggi il cui ricordo rischia di sparire, per ragioni anagrafiche, ma anche storiche e culturali: troppe cose sono successe nel frattempo, senza l’aiuto dei ricordi altrui chi nasce oggi non può neanche concepire com’era la vita di quei tempi. Proprio data l’età dei protagonisti quella di Draghi è stata una ricerca paziente, durata circa due anni, simile a quella che negli anni Sessanta fecero coloro che inseguirono la memoria della canzone popolare, compiuta con l’aiuto della giornalista polesana Lauretta Vignaga. Ciò che ne è derivato ha portato prima alla stesura di una serie di articoli, che oggi ciascuno può consultare presso l’archivio del Cpssae (Centro Polesano di Studi Storici, Archeologici, Etnografici)
e quindi alla composizione di un testo in italiano, che Giorgio Libanore ha pazientemente sceneggiato: “Ho creato una specie di koinè polesana”, scrive Libanore, “sulla scorta dei dizionari di Sparapan e Beggio, volgendo in dialetto le parti che più mi sono sembrate rapsodiche, di racconto, o teatralizzabili. Il
brano del racconto del cantastorie che ho miscelato con i tratti del Torototela di Palmieri ed è sicuramente il momento più prettamente teatrale. Ma tutto oscillerà tra recital e movimento scenico”.
Un progetto che, grazie all’entusiasta lavoro della compagnia Proposta Teatro Collettivo di Arquà Polesine e il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, che ne ha colto la valenza culturale ed educativa, approda oggi sul palcoscenico.

Per informazioni contattare: cristiano.draghi@libero.it

pdf: strazzeossi ferovecio – Draghi

 

 

di CRISTIANO DRAGHI
Nato a Firenze, 60 anni, Laureato in Pedagogia e in Scienze e tecniche psicologiche, di formazione politica libertaria, dopo aver scritto i primi articoli per giornali come il settimanale anarchico Umanità
Nova, ha cominciato a lavorare nel 1980 nel quotidiano fiorentino La Città. E’ stato un po’ di tutto, da cronista a caporedattore, scrivendo anche per grandi quotidiani come La Stampa e il Corriere della Sera.
Negli anni Novanta è stato prima a Paese Sera, poi al mensile nazionale Prima Comunicazione sul
quale scrive di media, editoria e giornalismo. Ha quindi lavorato nel gruppo Giunti ed è stato editore in proprio insieme ad alcuni amici. Negli anni Duemila dirige diversi quotidiani locali: Corriere di
Firenze, Prato, Lucca e Versilia, La Voce di Rovigo, La Voce di Cremona, Corriere di Livorno, di nuovo La Voce di Rovigo. E’ autore di più libri, fra i quali il “Manuale per difendersi dai giornalisti” (Stampa alternativa, 2002). Attualmente, oltre a collaborare con Prima Comunicazione, è editorialista
per la trasmissione Carta Vetrata di Radio Città Futura e il sito web rodigino rovigoindiretta.it.