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Per commemorare i 150 anni di storia dell’emigrazione veneta e italiana nel Rio Grande do Sul, Associazione Veneti nel Mondo, Regione del Veneto e Comvers Comitato Veneto omaggiano i veneti e gli oriundi veneti in Brasile con lo spettacolo in veneto e italiano “Era tutta campagna” di Restera Produzioni.
Martedì 7 maggio 2025, alle ore 19:30, presso la Sala de Teatro Miseri Coloni del Ponto de Cultura Casa das Etnias di Caxias do Sul (Avenida Independência, 2542 – Bairro Panazzolo), andrà in scena lo spettacolo “Era tutta campagna” in lingua veneta e italiana, prodotto da Restera Produzioni.
Lo spettacolo teatrale è ideato e vede protagonisti due noti attori italiani, Jgor Barbazza e Davide Stefanato di Restera Produzioni Associazione Culturale.
Il Veneto, la sua storia e il suo sviluppo negli ultimi decenni, quello che eravamo e quello che siamo diventati. Era tutta campagna è un disincantato, allegro viaggio nel tempo attraverso gli occhi di un ragazzino, Armido Scomparin, che ha un solo sogno: aprire una bottega di alimentari al centro del paese, un “casoin”. Famiglia povera i Scomparin ma con grandi valori e dignità. In scena due attori, le cui voci accompagneranno il pubblico attraverso i ricordi di tempi andati, evocando in modo divertente ma dolcemente nostalgico quella che era la vita fino a qualche decennio fa, facendo rivivere situazioni che non abbiamo ancora dimenticato come la sagra del paese, le domeniche a messa, le feste in famiglia, i lavori faticosi sui campi e i giochi di bambini. Accompagnando il giovane Scomparin verso il suo piccolo ma importante sogno torneremo a respirare l’atmosfera di un tempo per capire, anche ridendo, cosa eravamo e cosa siamo diventati. Un omaggio al grande cuore del Veneto e alle sue meraviglie.
L’evento si inserisce nel progetto “Veneto – Rio Grande do Sul 150” organizzato da Associazione Veneti nel Mondo aps in collaborazione con la Regione del Veneto e il Comitato delle Associazioni Venete del Rio Grande do Sul.
Lo spettacolo omaggio al Veneto e ai Veneti nel Mondo è gratuito. Vi aspettiamo numerosi!!
Aldo Rozzi Marin, Presidente
Prenderanno il via martedì 6 maggio 2025 a Bento Goncalves, nel Rio Grande do Sul (Brasile), i lavori della Consulta dei Veneti nel Mondo, istituita con L.R. 2/2003, e del Meeting dei Giovani Veneti e Giovani Oriundi Veneti residenti all’estero organizzati dalla Regione del Veneto in collaborazione con il Comitato Veneto del Rio Grande do Sul. Un’importante occasione per omaggiare i 150 anni di emigrazione veneta e italiana nel Rio Grande do Sul che si celebrano quest’anno.
L’Associazione Veneti nel Mondo aps sarà rappresentata da due padovane: la dottoressa Mara Busato di Campodoro, nel ruolo di consultrice, e la coordinatrice generale dottoressa Anna Turcato di Piazzola sul Brenta, in qualità di rappresentante dei giovani.
Programma dei lavori
Punto centrale di analisi della tre giorni di incontri saranno il piano triennale degli interventi a favore dei Veneti nel Mondo e il programma annuale degli interventi previsti per l’anno 2026, documenti redatti dalla Regione del Veneto. Si tratta, assieme alla legge regionale dedicata al settore, di importanti strumenti per valorizzare la cultura, la lingua, le tradizioni e la storia dell’emigrazione veneta all’interno dei confini regionali e tra le comunità venete nel mondo.
L’Associazione Veneti nel Mondo aps che da oltre ventisette anni opera nel settore chiederà di promuovere e incentivare maggiormente le attività che riguardano i giovani veneti e oriundi veneti residenti nel mondo fino alla quinta generazione, con particolare attenzione ai corsi di formazione, agli scambi giovanili e alla possibilità di viaggiare in Veneto per conoscere le proprie radici culturali grazie a progetti e iniziative dedicati. L’Associazione ritiene inoltre fondamentale rinnovare anche per l’anno 2026 la pubblicazione di bandi specifici dedicati alle iniziative culturali organizzate dagli enti, dalle associazioni e dai comitati esteri di emigrazione, chiedendo per questo settore un aumento delle risorse messe a disposizione dalla Regione e una maggiore attenzione per le iniziative che coinvolgono le comunità all’estero e che vengono realizzate in sinergia con più enti.
Nella seconda giornata di lavoro consultori e giovani avranno inoltre la possibilità di visitare il Comune onorario Veneto Bento Goncalves, i Caminhos da Pedras, patrimonio UNESCO, e nel pomeriggio la Fiera Wine South America dove, presso lo stand regionale, verrà presentato il libro “San Marco, il leone e l’evangelista” del Presidente Aldo Rozzi Marin dedicato, in particolar modo, ai leoni di San Marco nelle piazze del Rio Grande do Sul. Grazie a un progetto culturale di Associazione Veneti nel Mondo lo stand regionale sarà inoltre animato da due attori in maschera veneziana dell’Associazione padovana Febo Teatro.
Il valore dei veneti e degli oriundi veneti all’estero
“I veneti all’estero sono parte del popolo veneto” ricorda Aldo Rozzi Marin, Presidente Associazione Veneti nel Mondo aps, “In queste ultime settimane ci siamo più volte espressi circa il recente decreto emanato dal Consiglio dei Ministri sul tema del riconoscimento della cittadinanza italiana. Difenderemo i diritti degli emigrati anche nella sedi di Consulta e Meeting dei Veneti nel Mondo, sottolineando che il criterio ius sanguinis non può essere limitato e che non è condivisibile negare la cittadinanza italiana a chi ha avuto il bisnonno o un avo italiano. Come Associazione Veneti nel Mondo confidiamo che nell’iter di conversione del decreto nel parlamento italiano si affronti la questione e in aula arrivino proposte migliorative. La gente veneta oltreoceano è sangue del nostro sangue, e pur avendo sofferto materialmente e moralmente l’emarginazione nella memoria di chi è rimasto, conserva quello che noi stiamo dimenticando: i valori propri del popolo veneto. Ed è per questi motivi che ci impegniamo quotidianamente per la conservazione, diffusione e valorizzazione della cultura veneta in Veneto e nel Mondo”.
Un omaggio per commemorare i 150 anni di emigrazione veneta nel Rio Grande do Sul, affettuosamente soprannominato “ottava provincia veneta”
Per commemorare i 150 anni di storia dell’emigrazione veneta e italiana nel Rio Grande do Sul, Associazione Veneti nel Mondo, Regione del Veneto e Comvers Comitato Veneto omaggiano i veneti e gli oriundi veneti in Brasile con alcune iniziative del progetto “Veneto – Rio Grande do Sul 150”.
Martedì 7 maggio 2025, alle ore 19:30, presso la Sala de Teatro Miseri Coloni del Ponto de Cultura Casa das Etnias di Caxias do Sul (Avenida Independência, 2542 – Bairro Panazzolo), andrà in scena lo spettacolo “Era tutta campagna” in lingua veneta e italiana, prodotto dalla trevigiana Restera Produzioni Associazione Culturale.
Aldo Rozzi Marin, Presidente
Come abbiamo già manifestato in incontri pubblici e associativi, il recente decreto emanato dal Consiglio dei Ministri sulla cittadinanza ci lascia perplessi e amareggiati. Soprattutto in questo momento in cui siamo impegnati in varie iniziative che ricordano i 150 anni dell’emigrazione veneta in Brasile, avvenuta dopo l’unità d’Italia, significa disconoscere un diritto trasmesso iure sanguinis ai nostri oriundi, vicini a noi per cultura e religione.
Negare la cittadinanza italiana a chi ha avuto il bisnonno italiano non è condivisibile. Confidiamo che nell’iter di conversione del decreto nel parlamento italiano si affronti la questione e in aula arrivino proposte migliorative. A molti parlamentari abbiamo fatto sapere che la decisione non è giusta nel metodo, il mondo associativo e il parlamento ne sono stati tenuti all’oscuro, sia nel merito che stravolge il principio dello jus sanguinis. La legge della cittadinanza va rivista e migliorata.
L’impegno a favore delle realtà associative italiane all’estero, e in particolare dei veneti nel mondo ci spinge a difendere i diritti dei nostri connazionali in ogni sede istituzionale, anche davanti alla Corte Costituzionale se necessario.
Il mondo associativo veneto e italiano deve essere compatto in questa battaglia giusta e morale in difesa di tanti che, come me, sono nati e cresciuti all’estero, fieri delle nostre radici.
Aldo Rozzi Marin
Presidente
Associazione Veneti nel Mondo
Diventa anche tu AMICO di Associazione Veneti nel Mondo aps per la tutela e la valorizzazione dei nostri corregionali all’estero.
Oggi più che mai condividiamo le parole dello Statuto della nostra Regione. “Il Veneto, consapevole della storia comune, mantiene i legami con i veneti nel mondo, favorendo la continuità di rapporto e di pensiero e valorizzando gli scambi e i legami con i paesi nei quali vivono”.
I veneti all’estero sono parte del popolo veneto.
Scopri a questo link le modalità di adesione: https://www.venetinelmondo.org/amico-veneti-nel-mondo/
Associazione Veneti nel Mondo è un ente del terzo settore che da 27 anni valorizza e promuove la cultura veneta per mantenere uniti i veneti nel mondo, quelli che vivono in Veneto e quelli al di fuori dei confini regionali, tutti parte del grande popolo veneto caratterizzato dalla sua identità, dalla sua cultura e dalle sue tradizioni.
Ogni anno l’Associazione Veneti nel Mondo propone un ricco programma di attività e progetti nell’ambito dell’emigrazione, della cultura veneta e del turismo delle radici: rassegne culturali, eventi formativi, pubblicazioni, scambi giovanili, missioni imprenditoriali, iniziative editoriali e multimediali. Entra anche tu a far parte degli Amici dell’Associazione Veneti nel Mondo aps!
| * L’art. 83, comma 2, del Codice del Terzo settore, stabilisce che le erogazioni in denaro o in natura effettuate a favore degli enti del Terzo settore, sono deducibili nel limite del 10 per cento del reddito complessivo dichiarato.
Al momento della sottoscrizione (con avvenuto pagamento), riceverai la tua tessera digitale via email.
La tessera ha validità per tutto l’anno 2025.
Il pagamento può avvenire:
Associazione Veneti nel Mondo presenta la nuova edizione del libro “San Marco, il leone e l’evangelista” scritto dal Presidente Aldo Rozzi Marin, appassionato di storia e cultura veneta.
Il libro
Il libro è dedicato a San Marco, simbolo di fede e di valori cristiani, uno dei quattro Evangelisti, un Santo. In questa chiave l’autore si propone di rileggere la sua storia e quella di Venezia. San Marco, luce della Repubblica veneta, unisce la Patria e il Cielo. Il senso radicato in un’identità tutta veneta diventa cattolico, universale.
La bandiera con il Leone di san Marco, emblema di forza e saggezza, è l’unica bandiera al mondo che riporta la scritta “Pace”. Essa sventola oggi non solo nelle sedi istituzionali, ma anche nelle case di migliaia di famiglie venete.
La statua del leone alato, simbolo dell’evangelista, è presente in diversi stati nel mondo e in vari comuni dello Stato brasiliano del Rio Grande do Sul, come testimonia la sezione fotografica “I leoni di san Marco nel mondo”. San Marco rappresenta spiritualmente il mondo dell’emigrazione veneta e racchiude in sé il sentimento di unione e coesione degli emigrati veneti con la loro terra di origine.
Questi sentimenti, valorizzati dall’entusiasmo di sentirsi parte di qualcosa di più grande, hanno portato all’ideazione e alla realizzazione di diversi progetti. Tra questi, l’autore Aldo Rozzi Marin ricorda in particolare il progetto «Leoni nelle Piazze», fortemente voluto e realizzato da Cesar Augusto Prezzi, all’epoca Consultore del Comitato Veneto del Rio Grande do Sul, con il contributo e il coinvolgimento di alcuni comuni brasiliani, della Regione del Veneto, e di alcune associazioni tra le quali l’Associazione Veneti nel Mondo e di tanti volontari uniti da grandi ideali e passione per la «nostra» storia che ha coinvolto le città riograndensi di Antônio Prado, Flores da Cunha, Ilópolis, Santa Tereza e Sobradinho. E il progetto «25 leoni nell’Ottava Provincia Veneta» ideato da Cesar Augusto Prezzi dando risalto alla data (ndr. 25 aprile ricorrenza del martirio, festa di san Marco, 25 giugno commemorazione dell’apparizione del santo, 25 marzo festa del popolo veneto). L’iniziativa è realizzata dal COMVERS in partenariato con Associazione Veneti nel Mondo, grazie al già consultore Ismael Rosset, alla consultrice Naura Bordignon, al già presidente Luciano Vencato Gastaldo e alla presidente Isabel Dalcin Quirino, in collaborazione con il Presidente Veneti nel Mondo Aldo Rozzi Marin. Undici, ad oggi, le città coinvolte: Jaguari, Vale Veneto, Monte Belo do Sul, Nova Prata, Arvorezinha, Faxinal do Soturno, Ivorà, Vila Flores, Encantado, Lajeado e Nova Palma.
La terza edizione è stata pubblicata da Associazione Veneti nel Mondo aps grazie a una iniziativa diretta della Regione del Veneto in occasione della missione culturale nel Rio Grande do Sul, Brasile, tenutasi a fine 2024. All’edizione brasiliana, stampata presso Bento Goncalves (Rio Grande do Sul) grazie alla collaborazione con l’editore Luis Rocha e la Tipografia Cromo Grafia e Editora), fa seguito la ristampa italiana (stampata presso Tipografia Sagittaria) con contenuti inediti e fotografie della missione e del leone di San Marco di Lajeado (Rio Grande do Sul), inaugurato a novembre scorso alla presenza della comitiva veneta guidata dall’Assessore regionale alla Cultura e ai Veneti nel Mondo Cristiano Corazzari.
Vuoi conoscere la storia di san Marco e scoprire i leoni di san Marco nel mondo?
Per ricevere una copia della pubblicazione “San Marco, il leone e l’evangelista” (formato tascabile, 192 pagine, ISBN 978-88-904459-8-9) è possibile contattare direttamente i nostri uffici all’indirizzo email segreteria@venetinelmondo.org.
Associazione Veneti nel Mondo aps e il suo presidente sono inoltre a disposizione per l’organizzazione di incontri di presentazione dell’opera.
Breve presentazione dell’autore
Aldo Rozzi Marin, avvocato, è Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo aps, attiva dal 1998 in Veneto e all’estero con iniziative culturali che unisco i veneti con i connazionali oltreoceano. Tra queste, la rassegna Storia veneta in Villa e in particolare con il Brasile i progetti Strade e Radici (Stato di Minas Gerais), Veneto d’oltremare: la lingua veneta…oltre i confini, Eco di una valle (Parana), 25 Leoni di San Marco nell’Ottava provincia veneta (Rio Grande do Sul), Cultura e radici: ritorno al cuore del Veneto, Ritorno dell’8° Provincia in Veneto del Comitato Veneto dello Stato del Rio Grande do Sul.
Ha promosso il Premio internazionale Ambra Beggiato per la cultura veneta nel mondo e la Biblioteca delle Radici, punto di riferimento per lo studio della storia veneta, dell’emigrazione veneta.
Collabora da anni con la Regione del Veneto: già consulente di Veneto Lavoro, membro del Comitato per la Cooperazione allo Sviluppo e della Consulta dei Veneti nel Mondo, è amministratore unico della società Veneto Edifici Monumentali a socio unico Regione del Veneto.
Oggi celebriamo la Giornata Nazionale del Migrante Italiano in Brasile, ove risiede la più grande collettività di veneto e italo-discendenti al mondo. Un strucon agli amici veneti e oriundi veneti in Brasile dal Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo aps Aldo Rozzi Marin e da tutto il Direttivo!
In questa occasione ci fa piacere condividere una nota dell’Ambasciata d’Italia a Brasilia. “La colletività italiana in Brasile è stimata in circa 32 milioni di persone, cui si aggiungono circa 730.000 cittadini italiani. Un dato che ci danno la dimensione dei legami di sangue dei nostri due Paesi. Ed ancora, abbiamo circa mille società italiane che, nei decenni, hanno sempre creduto nel Brasile ed investito in settori strategici, contribuendo alla crescita del Paese. Per non parlare del contributo che hanno dato anche scienziati e ricercatori, architetti e ingegneri, fotografi e cuochi, pittori e scultori, uomini di cultura ed imprenditori, solo per fare qualche esempio, senza dimenticare il ruolo fondamentale delle donne, pilastro della difficilissima vita familiare e sociale iniziale dei nostri connazionali.
La data è stata istituita con la legge federale n. 11.687 promulgata il 2 giugno 2008 per omaggiare il popolo italiano, onorare i discendenti degli immigrati e celebrare l’importanza che la comunità italiana ha rappresentato – e tuttora rappresenta – per la costruzione e lo sviluppo del Brasile.
La giornata si celebra ogni anno il 21 febbraio in ricordo della storica spedizione di Pietro Tabacchi a Espírito Santo, nel 1874, evento che simboleggia l’inizio del processo di migrazione di massa degli italiani in Brasile, pur preceduti da arrivi più limitati in diversi altri stati del Paese. Tra il gennaio e il febbraio di quell’anno la nave “La Sofia”, partita da Genova, portava in Brasile i 386 migranti trentini e veneti che lasciavano l’Italia su invito di Tabacchi il quale, stanziatosi in Brasile già dal 1850, era proprietario di una fazenda nella regione di Santa Cruz (attuale Aracruz) chiamata “Nova Trento” proprio in omaggio alla sua terra natale.
È, questa, una storia di ormai un secolo e mezzo, che parla le lingue dei due Paesi e intreccia dialetti e tradizioni regionali. Dal calcio alla vinificazione, dall’ingegneria alle biotecnologie, dalla tutela dell’ambiente alla ricerca, abbiamo dato e continuiamo a dar vita ad un crogiuolo di scambi incredibilmente ricco, che l’Italia ed il Brasile intendono continuare ad esplorare e valorizzare”.
Fotografia ARCHIVIO DEL MIEM – MUSEU DO IMIGRANTE ITALIANO EDUARDO MARCUZZO DI VALE VENETO, COMUNE DI SÃO JOAO DO POLESINE, RIO GRANDE DO SUL, BRASILE, Famiglia BORTOLUZZI, ANGELO E ANGELA MARIN
Il volume “Os imigrantes a madeira e o movel” è la seconda pubblicazione della collana Lavoro Italiano ideata e promossa dall’editore brasiliano Luis H. Rocha per ricordare, approfondire e valorizzare il lavoro dei nostri emigrati veneti e italiani nella costruzione del Brasile moderno.
Frutto di un’accurata ricerca documentale e fotografica l’opera testimonia come con sacrificio, lavoro e speranza i nostri emigrati costruirono in Brasile chiese, aziende e città, abitate ancora oggi per la maggior parte dai discendenti dei fondatori.
La collana è stata presentata nel 2023 a Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza nell’ambito del progetto L’Ottava Provincia torna in Veneto organizzato dal Comitato Veneto del Rio Grande do Sul (COMVERS) in collaborazione con l’Associazione Veneti nel Mondo aps, con il contributo della Regione del Veneto.
“Os imigrantes a madeira e o movel” ripercorre la storia del mobile nel tempo, dall’antichità al XVIII secolo, per poi soffermarsi sullo sviluppo del mobile in Brasile: gli artigiani, le prime fabbriche, l’industria che cresce a passi timidi a Bahia e Rio. La Serra Gaúcha e l’immigrazione hanno un “posto speciale” nel volume. La ricerca inizia nell’Italia settentrionale, nelle città del Veneto, che vantano un’eccellente attività artistica e di lavorazione del legno fin dall’XI secolo. Nel corso del progetto L’Ottava Provincia torna in Veneto, Rochaha avuto la possibilità di approfondire lo studio del materiale utilizzato nei beni culturali veneti.
La narrazione segue l’attraversamento dell’oceano fino alla fitta foresta delle colonie italiane, l’abbattimento delle foreste, le prime case e i primi mobili realizzati con utensili rudimentali. I primi falegnami, l’evoluzione dell’industria del mobile fino a quando Bento Gonçalves è diventata un importante polo del mobile.
Il contributo dei discendenti degli immigrati come ad esempio Aldo Cini, Felice Barzenski, Dorvalino Pozza e Lourenço Castellan alla crescita del settore, il legno come responsabile del ciclo economico e il modo in cui ha dato impulso a settori come i trasporti e la vinificazione, sono anch’essi argomenti affrontati.
Il libro, che gode del patrocinio e dell’introduzione dell’Associazione Veneti nel Mondo aps, sarà lanciato in dieci città del Brasile, tra queste:
Il libro sarà inoltre presentato inoltre anche a Marau e Caxias do Sul nello Stato del Rio Grande do Sul, a Brasilia, nello Stato di Sao Paulo e nello Stato del Paranà in date da confermare.
L’opera ha ricevuto il contributo della Lei de Incentivo a Cultura ed è sponsorizzata da Bertolini Construção Naval da Amazônia, Randoncorp, SCM Group e Transportes Cavalinho.
Lo scrittore Luis H. Rocha, sta già lavorando al terzo volume dal titolo ” Os imigrantes, o metal e a indústria “, ricordando che “il salvataggio della storia è accompagnato dai valori dell’immigrazione veneta e italiana, dalla fede, dalla famiglia, dal lavoro instancabile e dalla perseveranza. Questi fattori sono stati essenziali per il successo delle persone e delle aziende, e il superamento delle difficoltà da parte degli immigrati, con tanto lavoro e sacrificio, è ciò che ci ha portato alle strutture che abbiamo oggi”.
È stato inaugurato venerdì 29 novembre 2024 il Leone di San Marco a Nova Palma, piccolo comune dello Stato del Rio Grande do Sul, situato nella cosiddetta Quarta Colonia di Immigrazione Italiana.
Fin dalla sua fondazione la religiosità legata alla Chiesa cattolica è sempre stata un fattore saliente e una caratteristica che permane anche oggi (visibile nel suo insieme di 40 capitelli, oltre alla Chiesa Madre e a quelli delle comunità interne). Un piccolo paese con numerose attrazioni culturali e naturali che portano molti visitatori a visitarlo. Fra tutte, ricordiamo l’importante Centro di Ricerche Genealogiche (Centro de Pesquisas Genealógicas di Nova Palma – CPG), fondato nel 1984, che ospita una ricca banca dati sulla genealogia delle famiglie che hanno partecipato alla colonizzazione della Quarta Colonia di Immigrazione Italiana. Il Centro venne istituito da Padre Luiz Sponchiado, che iniziò a raccogliere documenti storici sugli immigrati italiani nel 1956. Attualmente il CPG possiede documenti su circa 50.000 famiglie immigrate di origine veneta e italiana.
“Quello inaugurato a Nova Palma”, ricorda il Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo Aldo Rozzi Marin, “è l’undicesimo leone dei “25 Leoni di San Marco dell’Ottava Provincia Veneta” promossi e realizzati grazie al progetto del Comitato Veneto del Rio Grande do Sul (COMVERS) in partenariato con l’Associazione Veneti nel Mondo di Camisano Vicentino (VI). San Marco, patrono veneto è l’essenza della nostra identità formata, prima di tutto, dalla fede cristiana e racchiude in sé il sentimento di unione e coesione degli emigrati veneti con la terra di origine. Un’icona, una verità, di una repubblica millenaria conosciuta per le sue istituzioni ed il suo buon governo e che rappresenta, e rappresenterà sempre, un luminoso focolare d’arte e di cultura, una fonte di ispirazione per il presente ed il futuro senza dimenticare le nostre radici più profonde”.
Per maggiori informazioni: Ufficio stampa – Associazione Veneti nel Mondo aps – segreteria@venetinelmondo.org
Associazione Veneti nel Mondo ha promosso quest’anno la seconda edizione del “premio Ambra Beggiato per la cultura veneta nel mondo” assieme con la famiglia Beggiato e il sostegno di Confimi Industria Veneto. Collaborazione che ne ha accresciuto il valore con la creazione di due categorie: una dedicata a testi, racconti e ricerche storiche, e l’altra alle tesi di laurea. Il più che positivo riscontro in termini di diffusione e partecipazione si evince dalle 37 candidature ricevute, di cui il 40% dall’estero, ovvero da Argentina, Brasile, Croazia, Messico, Paesi Bassi e Slovenia.
La Commissione di valutazione del Premio, composta dal Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo Aldo Rozzi Marin, dal Presidente Onorario Ettore Beggiato, dal Dirigente scolastico Ezio Toffano, dai giornalisti Alvise Fontanella e Alberto Medda Costella, e dal Presidente di Confimi Industria Veneto Alessandro Trentin, è lieta di annunciare l’aggiudicazione del premio categoria testi, racconti e poesie al saggio “Fiume: tra dialetto e poesia, toponomastica e arte” di Albert Merdžo, scritto in fiumano. L’autore illustra brevemente la città di Fiume (Rijeka), in Croazia, che pur essendo appartenuta a Venezia soltanto per un anno, ha risentito dell’influenza della Repubblica di San Marco in ogni ambito della sua vita pubblica e privata. Il saggio si articola in quattro sezioni: la prima descrive la genesi e lo sviluppo storico della parlata veneta di Fiume, vitale ancor oggi, nonostante sia divenuta minoritaria; la seconda sezione propone alcuni autori ed esempi di produzione poetica in vernacolo fiumano tra Otto e Novecento; la terza parte tratta la toponomastica cittadina (soprattutto della Cittavecchia), essa pure intrisa dell’elemento linguistico veneto; infine, la quarta parte presenta il patrimonio architettonico e artistico di impronta veneta, sia per stile che per la provenienza geografico-linguistica degli artisti e architetti in questione.
Vince il premio tesi di laurea “Cultura Veneta in Messico: Il caso di Chipilo, un patrimonio culturale latente da proteggere” presentata da Elsa Angelica Canedo Valdes per la laurea magistrale in Sviluppo Locale presso l’Università degli Studi di Padova (2021/2022). Lo studio applica metodologie partecipative nella comunità di Chipilo, situata in Messico, costituita da discendenti di immigrati veneti che hanno conservato per 140 anni il loro patrimonio culturale di origine, mantenendo le tradizioni e parlando la lingua veneta. Per la realizzazione della tesi è stato organizzato dall’autrice un workshop comunitario per identificare lo stato del patrimonio culturale veneto a Chipilo, nonché gli interessi, le idee e le proposte della comunità per la sua conservazione. Di conseguenza sono state identificate le idee e le azioni che la comunità ritiene appropriate e opportune da realizzare a favore della sua conservazione. Chipilo ha un patrimonio culturale latente che merita di essere protetto e valorizzato dai veneti nel mondo: “¡Curi anca te, ti spetón!”
Entrambi i vincitori si aggiudicano un premio del valore di 1.500,00 euro che verrà consegnato nei prossimi mesi in collaborazione con Confimi Industria Veneto, ente partner dell’iniziativa.
«Conservare e valorizzare la cultura, l’identità e la lingua veneta sono elementi fondamentali dell’attività che Associazione Veneti nel Mondo svolge quotidianamente – afferma Aldo Rozzi Marin, Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo – ed è con grande piacere e profonda soddisfazione che annunciamo i giovani vincitori di questa seconda edizione. Rivolgo un profondo ringraziamento a quanti in Veneto, in Italia e nel Mondo studiano, approfondiscono, ricercano e raccontano la storia, la cultura, l’arte, l’architettura, la lingua e l’emigrazione veneta, i ringraziamenti sono estesi anche alla famiglia Beggiato e a CONFIMI Industria Veneto, che ha creduto nel Premio e nella sua valorizzazione e diffusione».
Tra le 37 opere complessivamente in gara, la Commissione di valutazione ha inoltre deciso di assegnare all’unanimità una menzione speciale alla tesi di laurea “Variazione e formalizzazione fonologica della metafonesi veneta” di Marco Longhin, un grande lavoro di studio linguistico che si propone di approfondire il fenomeno fonologico della metafonesi nella lingua veneta.
Confimi Industria Veneto commenta con soddisfazione per il successo della seconda edizione del Premio Ambra Beggiato per la cultura veneta nel mondo, che ha visto Confimi Industria Veneto a fianco dell’Associazione Veneti nel mondo con il proprio patrocinio e supporto economico. «Il premio Ambra Beggiato – spiega il Presidente di Confimi Industria Veneto Alessandro Trentin – è un unicum nel suo genere: a cimentarsi in tesi di laurea e racconti sulla storia, la cultura, l’imprenditorialità del popolo veneto sono stati infatti ragazze e ragazzi veneti e italiani, ma anche veneti fino alla quinta generazione che vivono in tante parti del mondo. I lavori valutati dalla commissione sono stati numerosi e di eccellente fattura. Giudicarli è stato un compito arduo, anche emotivamente. Non nascondo di essermi emozionato e commosso leggendo alcuni di questi lavori, da cui traspare l’attaccamento alle proprie radici di ragazze e ragazzi che vivono in Argentina, Messico, Paesi Bassi, Croazia, Slovenia, oltre che naturalmente in Brasile, che è un vero e proprio Secondo Veneto dove la lingua veneta è parlata tutt’oggi. Voglio ringraziare Ettore Beggiato, che in ricordo di sua figlia ha istituito questo premio, augurandogli di portare questa sua iniziativa alla conoscenza di un pubblico sempre più vasto. Un grande plauso va all’Associazione Veneti nel Mondo e al Presidente Rozzi Marin; grazie al loro impegno, come recita il motto dell’Associazione, le radici profonde non gelano».
Il premio è dedicato alla memoria di Ambra Beggiato, figlia di Ettore e di Maria Teresa. La ragazza, prematuramente scomparsa ad appena 27 anni nel 2019, era appassionata di ricerche genealogiche, musica, cultura e lingua veneta. Il padre Ettore esprime «profonda soddisfazione per l’importante partecipazione a questa seconda edizione del premio e per il responso finale dal quale emerge il significato del premio stesso: mettere in rete le varie esperienze che fanno riferimento al nostro mondo veneto, dai popoli con i quali abbiamo condiviso la straordinaria esperienza della Serenissima alle tante comunità dei Veneti nel mondo».
Per maggiori informazioni:
Ufficio stampa – Associazione Veneti nel Mondo aps – segreteria@venetinelmondo.org
Questa mattina presso l’Abbazia benedettina di Praglia a Teolo, in provincia di Padova, il Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo aps Aldo Rozzi Marin ha ricevuto il premio “Eccellenze Venete 2024” organizzato dal Festival della Cucina Veneta a chiusura del Tour delle Eccellenze Venete.
Erano presenti alla cerimonia di premiazione il Presidente di Cultura & Cucina Paolo Caratossidis, il Presidente del Parco dei Colli Euganei Alessandro Frizzarin, il Vice Presidente della Provincia di Padova Daniele Cannella e il Sindaco di Teolo Valentino Turetta.
Il Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo ha ringraziato per il premio ricevuto e ricordato la recente missione “Cuore veneto” tra le comunità venete di Argentina e Brasile dove le tradizioni, la cultura, la lingua e l’enogastronomia venete sono conservate e valorizzate dai discendenti dei nostri emigrati.
Oltre alla Veneti nel Mondo, sono stati premiati ben 42 tra consorzi, imprese, prodotti tipici, ricette, chef, opere artistiche o documentaristiche che hanno nel corso dell’anno 2024 arricchito l’offerta enogastronomica e comunicativa della grande tradizione culinaria del Veneto.
Aldo Rozzi Marin, Presidente Associazione Veneti nel Mondo aps
Comunicato stampa 18/11/2024
L’ultima tappa del progetto “Cuore veneto” tra le comunità venete del Rio Grande do Sul ha portato l’Associazione Veneti nel Mondo a visitare la quarta colonia di immigrazione, ovvero il quarto nucleo di colonizzazione italiana costituito a partire dall’anno 1877 da emigranti italiani, per la maggioranza veneti, friulani e lombardi.
Il Presidente Aldo Rozzi Marin ha fatto visita in mattinata, assieme alla Presidente del Comitato Veneto del Rio Grande do Sul Isabel Dalcin Quirino, a Ivorà, già Nuova Udine, fondata oltre 140 anni fa, nel 1883, nella Quarta Colonia da veneti e friulani. Al fine di mantenere vive le radici con la terra madre, gli immigranti veneti e friulani hanno costituito una comunità, un paese, con chiese uguali a quelle dei paesi di origine. Ed è così che dall’altra parte dell’oceano troviamo la Chiesa di San Bepi, il vecchio nome del paese “Nova Udine”, il Monte Grappa Brasiliano, che guarda la città, denominato così in ricordo del Monte Grappa in Veneto. Lo stesso sentiero di visita del Monte Grappa, da fare a piedi, è accompagnato da una Via Crucis che porta fino alla cima dove è posizionata una chiesetta dedicata alla Madonna della Guardia, ora dedicata anche a San Marco.
La visita a Ivorà si è conclusa con l’importante cerimonia di firma del gemellaggio tra l’Associazione Veneti nel Mondo e l’Associazione Veneta di Ivorà, ente fondato un anno fa da Marcos Daniel Zancan e da una cinquantina di discendenti di origine veneta per la valorizzazione della cultura e della lingua veneta del paese dei loro nonni e bisnonni. L’evento, accompagnato da una sfilata storica con canti e musica, è stato inoltre occasione per la presentazione e l’omaggio del libro “San Marco, il leone e l’evangelista”, di cui la coordinatrice generale della Veneti nel Mondo Anna Turcato ha letto una breve presentazione in lingua veneta, e dell’omaggio da parte del direttivo dell’associazione locale del libro bilingue portoghese/veneto “Ła be ła połenta: perché zeła tanto spesial”.
Nel pomeriggio l’associazione, accompagnata dal Presidente dell’Associazione Veneta di Vale Veneto Tomaz Bortoluzzi, ha fatto visita al Museo dell’Immigrante Italiano di Vale Veneto, che possiede una delle più grandi collezioni storiche e culturali dell’immigrazione veneta e italiana in loco, e all’imponente Monumento all’Immigrante della Quarta Colonia. Il paese, che prende il nome dai colonizzatori veneti che arrivarono nella regione nel 1878, è uno dei principali siti del patrimonio culturale della Quarta Colônia. Il luogo ha una tradizione religiosa molto forte, con la presenza di un antichissimo seminario chiamato Seminario Regina degli Apostoli. A Vale Veneto, che fin dalla fondazione ha forti radici cristiane, la delegazione ha visitato anche la Grotta della Madonna di Lourdes che, quando tutta la montagna è crollata durante la grande alluvione di aprile scorso, è rimasta incredibilmente intatta.
Entrambe le visite sono state occasione per rinforzare i legali culturali con le comunità venete e per ideare e progettare nuove collaborazioni per la valorizzazione della nostra storia che nel Rio Grande do Sul è mantenuta viva dalle tante comunità locali. “Ed è proprio vero” ha affermato il Presidente Aldo Rozzi Marin a conclusione della giornata “che le radici profonde non gelano. Il motto dell’Associazione ha acquisito grande significato durante questa missione in Argentina e nel sud del Brasile. I nostri oriundi veneti, oramai dalla terza alla quinta generazione, parlano il veneto, conoscono la storia e la cultura, mantengono le tradizioni, la fede, la famiglia e la cucina, oltre a provare un grande senso di orgoglio per le loro origini che cercano di valorizzare nelle azioni quotidiane”.
Aldo Rozzi Marin, Presidente Associazione Veneti nel Mondo aps
Comunicato stampa 17/11/2024
Sabato 16 novembre 2024 è stata una giornata importante per il capoluogo della Valle del Taquari, Lajeado, per la presenza della delegazione veneta guidata dall’Assessore alla Cultura della Regione del Veneto Cristiano Corazzari.
Gli incontri ufficiali sono iniziati con la visita presso una delle principali università private del Brasile, l’Università della Valle do Taquari (UNIVATES), che dal 1969 forma studenti in diversi ambiti culturali e scientifici. Durante l’incontro, curato dall’architetto Ismael Rosset e dal Comitato Veneto del Rio Grande do Sul, sono state valutate possibili iniziative e attività congiunte tra l’università e l’Associazione Veneti nel Mondo, rappresentata dal Presidente Aldo Rozzi Marin e dalla Coordinatrice generale Anna Turcato.
A seguire la delegazione veneta è stata accolta presso la sede culturale dell’Associazione Tutti Fratelli di Lajeado per un pranzo conviviale e la successiva assemblea annuale del Comitato Veneto del Rio Grande do Sul, diretta dalla Presidente Isabel Dalcin Quirino. All’assemblea erano presenti per la prima volta, oltre ai rappresentanti di 46 enti associati, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), rappresentato da Stefania Puton, il Comitato degli Italiani all’Estero (COMITES), rappresentato da Cristina Mioranza, l’Associazione Veneti nel Mondo, rappresentata da Aldo Rozzi Marin, il Console Generale d’Italia a Porto Alegre Valerio Caruso, il Vice Presidente della Consulta dei Veneti nel Mondo Luis Molossi, e una delegazione ufficiale della Regione del Veneto.
In occasione della visita a Lajeado da parte dell’Assessore alla Cultura della Regione del Veneto Cristiano Corazzari, del Presidente della Prima Commissione del Consiglio regionale del Veneto Luciano Sandonà, e della delegazione veneta, è stato inaugurato il monumento al Leone di San Marco presso la sede dell’Associazione Tutti Fratelli, monumento facente parte del progetto “25 leoni di San Marco” ideato e curato dal Comitato Veneto del Rio Grande do Sul in partenariato con Associazione Veneti nel Mondo aps. Il Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo Aldo Rozzi Marin ha colto l’occasione per presentare brevemente il simbolo del leone di San Marco e omaggiare ai presenti una copia della nuova edizione del libro “San Marco, il leone e l’evangelista”, edito per l’occasione a Bento Goncalves.
Nel tardo pomeriggio la delegazione ha fatto visita ad EXPOVALE, la più importante fiera espositiva della Valle del Taquari, presso il Parco dell’Immigrante. L’area è dedicata agli immigranti veneti, italiani e tedeschi che a partire dal 1883 hanno contribuito alla fondazione e alla crescita della città. La fiera attira annualmente oltre 400 espositori e oltre centomila visitatori.
La giornata si è conclusa con una grande festa veneta, con circa 300 partecipanti, presso la sede dell’Associazione Tutti Fratelli con il Gruppo Girotondo di Caxias do Sul. L’evento finale è stato occasione per i ringraziamenti a tutte le associazioni venete e i comuni che hanno accolto la delegazione veneta con grande entusiasmo e interesse.
La missione veneta nel Rio Grande do Sul e il progetto Cuore veneto sono stati realizzati in occasione dei 150 anni dalla migrazione italiana in Brasile, di cui ricordiamo la maggior parte di provenienza veneta, dando il via alle celebrazioni per i 150 anni dalla migrazione italiana a Rio Grande do Sul che si celebrerà nel 2025.
Aldo Rozzi Marin, Presidente Associazione Veneti nel Mondo aps
Comunicato stampa 16/11/2024
Venerdì 15 novembre 2024 la delegazione istituzionale veneta guidata dall’Assessore regionale alla Cultura della Regione del Veneto Cristiano Corazzari, a cui prende parte l’Associazione Veneti nel Mondo aps grazie al progetto Cuore Veneto, ha fatto tappa in tre paesi del Rio Grande do Sul.
La giornata è iniziata presso Vila Historica Evangelista, quartiere storico di Casca, un borgo ricco di edifici storici ben conservati, dove il tempo sembra essersi fermato. Evangelista vanta alcune dimore secolari in una comunità rurale caratterizzata dalla semplicità e dall’ospitalità della sua gente. La maggior parte delle case sono realizzate in legno, come era usanza degli immigrati veneti e italiani. A Casca l’incontro con la comunità veneta e con le autorità locali ha visto protagonista il film in lingua veneta Brava Zente, Storie della terra veneta dell’autore e regista vicentino Giancarlo Cappellaro. Ad accogliere i membri della missione era presente, oltre alle autorità e ad una sala gremita di discendenti veneti, la giovane rappresentante del Comitato delle Associazioni Venete del Rio Grande do Sul (COMVERS) Aline Nizzola Berton, organizzatrice dell’evento.
A seguire la delegazione si è spostata a Guaporé dove è stata accolta dal Vice Sindaco Leonardo Baldissera, da Ivaldino Lodi Rissini e José Petrella, rispettivamente Presidente Onorario e Presidente dell’Associazione dei Discendenti degli Immigrati dalle Terre di San Marco (ADISM), dal Sindaco di Vista Alegre do Prata Roberto Donim, e da numerosi rappresentanti dei settori culturali e imprenditoriali locali. Il Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo ha sottolineato che essendo “Guaporé la capitale della produzione di gioielli e prodotti tessili, l’Associazione Veneti nel Mondo conferma la propria disponibilità a valutare iniziative specifiche grazie a missioni imprenditoriali e formative in Veneto co-organizzate con le realtà locali”. Anche la città di Guaporé è stata fondata da parte di immigranti veneti e italiani, oltre che tedeschi. Al loro arrivo, e per tutto il 19° secolo, gli immigrati erano privi di qualsiasi cosa di valore e dovettero fare affidamento sulla loro forte volontà per costruire una nuova vita su una nuova terra. A distanza di oltre un secolo il ricordo di queste origini si sente ancora nella fede religiosa, con la parrocchia dedicata a Sant’Antonio, e nella disponibilità al lavoro della comunità.
Verso sera è stato il momento di conoscere la realtà veneta di Serafina Correa, città colonizzata da immigrati veneti venuti in Brasile alla fine dell’Ottocento. Il comune di Serafina Correa è il primo ad avere riconosciuto la lingua veneta nella sua variante Talian come lingua coufficiale affianco del portoghese. A Serafina Correa sono presenti le riproduzioni di alcuni monumenti veneti come ad esempio Villa La Rotonda, Castello Inferiore di Marostica e Casa di Giulietta. Al centro del paese è presente il monumento “La nave degli immigranti” e il Marco Inaugural, il leone alato di San Marco, simbolo di Venezia. A Serafina la delegazione è stata accolta dalle autorità locali e da Paulo Massolini, Presidente della Federazione degli Italo Brasiliani. Al filò veneto serale erano inoltre presenti una ventina di Sindaci dei paesi limitrofi, intervenuti per rendere omaggio alla missione veneta in terra riograndense.
Aldo Rozzi Marin, Presidente Associazione Veneti nel Mondo aps
Comunicato stampa 15/11/2024
La missione nel Rio Grande do Sul della delegazione veneta guidata dall’Assessore ai Veneti nel Mondo Cristiano Corazzari è continuata giovedì 14 novembre 2024 con la visita a Vila Flores, un paese la cui popolazione è tutt’oggi essenzialmente composta da discendenti di immigrati veneti e italiani, con un’economia incentrata sull’agricoltura e sull’allevamento, sulla ceramica, sulla produzione di mattoni e sulla lavorazione dei metalli. La storia di Villa Flores, un tempo Pinheiro Seco, è strettamente legata al Veneto. Nel 1884 venne infatti costruita la Chiesa di Sant’Antonio da Padova e alcune case, ad uso dei mandriani, in quanto posta nel mezzo tra le città di Alfredo Chaves (oggi Veranópolis) e Capoeiras (oggi Nova Prata). Nel 1920 fu ribattezzata Vila Flores, in onore della famiglia Fiori, una delle prime famiglie a stabilirsi lì. La delegazione è stata accolta dal Sindaco Evandro Antonio Brandalise, dall’Associazione Veneta di Vila Flores e dai canti tradizionali dal gruppo del filò veneto. Oltre all’incontro istituzionale, tante sono state le occasioni per conoscere e scoprire la realtà veneta locale, come ad esempio la storica Casa Fiori, con il suo piccolo museo, e al laboratorio artigianale di produzione della ceramica Arte Ceccato. L’incontro si è concluso con il rinnovo della firma del gemellaggio tra Associazione Veneti nel Mondo e Associazione Veneta di Vila Flores.
Seconda tappa della giornata la visita a Nova Bassano, “la città degli struffoli”, fondata da immigranti veneti, i primi dei quali giunsero attorno al 1890. Tra loro si trovava un padre scalabriniano, Pietro Antonio Colbachini, considerato assieme ai suoi compagni il fondatore della città. Il primo nome della città fu semplicemente “Bassano” in onore dell’odierna Bassano del Grappa (allora Bassano Veneto), da cui proveniva la maggioranza dei migranti, e città con cui il comune riograndense è gemellato. La comitiva è stata accolta dalle autorità comunali, dal Sindaco Ivaldo Dalla Costa, e dal conterraneo Luis Molossi, Vice Presidente della Consulta dei Veneti nel Mondo. Successivamente è stata visitata anche la sede dell’Associazione Veneta di Nova Bassano “con la quale – afferma Aldo Rozzi Marin, Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo – valutate le iniziative comuni e gli obiettivi di valorizzazione della cultura veneta, sarà a breve firmato un gemellaggio per la realizzazione congiunta di attività formative”.
La giornata si è conclusa con l’incontro conviviale con Naura Bordignon, Consultrice del Comitato Veneto del Rio Grande do Sul (COMVERS) e Sindaco eletto di Marau, città situata nel nord dello Stato del Rio Grande do Sul. Colonizzata da immigrati veneti, lombardi e trentini nel 1904, fu trasformata in comune il 28 febbraio 1955 grazie al duro lavoro dei coloni italiani stanziatisi nel territorio. Con una popolazione di oltre 36.000 abitanti, mantiene oggi ancora vive le tradizioni e il legame con le radici venete e italiane. Ne sono un esempio la Festa Italiana, giunta alla trentatreesima edizione, il Coro Italiano e i Gruppi Folkloristici. La città è gemellata con Isola Vicentina (VI).
Comunicato stampa del 15/11/2024
Aldo Rozzi Marin, Presidente Associazione Veneti nel Mondo aps