LEONI DI SAN MARCO NELL’OTTAVA PROVINCIA VENETA

È stato inaugurato sabato 30 marzo 2024 il Leone di San Marco a Encantado, comune brasiliano, nello stato del Rio Grande do Sul, fondato da immigranti veneti e italiani che vi si stabilirono a partire dal 1882 e che oggi rappresentano la maggioranza dei discendenti della popolazione.

Il comune di Encantado è gemellato con San Pietro Valdastico, nel vicentino, con il quale mantiene uno scambio commerciale e culturale costante. A San Pietro per ricordare quanti sono partiti, sono presenti la Cappella dell’Emigrante e il Parco dell’Emigrante, che comprende “un percorso tematico, ricco di simbologie, create dall’architetto Luisa Fontana, per far rivivere speranze, dubbi, coraggio e incertezze degli antenati che si avventurarono alla ricerca di un sogno” (Da Encantado a San Pietro sulla strada del cuore, GdV, 17.01.2024).

Quando i primi immigrati arrivarono il territorio, in cui sarebbe poi sorto il comune di Encantado, era coperto da estese foreste e abitato da popolazioni indigene del ramo Guarani. Nel 1878 il colonnello José Francisco dos Santos Pinto mappò le terre in modo che potessero essere vendute a immigrati o migranti provenienti da altre località già colonizzate. La colonizzazione e l’insediamento del territorio avvenne ufficialmente nel 1882, quando qui si stabilirono le prime famiglie provenienti da San Pietro Valdastico.

A ricordo dei primi immigrati che fondarono il paese, alcune testimonianze storiche definiscono il luogo come “San Pietro di Encantado” o “San Pietro di Valdastico”.

Quello inaugurato a Encantado è il nono leone dei “25 Leoni di San Marco dell’Ottava Provincia Veneta” promossi e realizzati grazie al progetto del Comitato Veneto del Rio Grande do Sul (COMVERS) in partenariato con l’Associazione Veneti nel Mondo di Camisano Vicentino (VI).

San Marco, patrono veneto – afferma il Presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo aps Aldo Rozzi Marin –  è l’essenza della nostra identità formata prima di tutto dalla fede cristiana e racchiude in sé il sentimento di unione e coesione degli emigrati veneti con la terra di origine. Un’icona, una verità, di una repubblica millenaria conosciuta per le sue istituzioni ed il suo buon governo e che rappresenta, e rappresenterà sempre, un luminoso focolare d’arte e di cultura, una fonte di ispirazione per il presente ed il futuro senza dimenticare le nostre radici più profonde.

Aldo Rozzi Marin